Notizie dai mancini

Open Data

Gli open data interessano tutti

Oggi spieghiamo che cos’è Wikidata e come contribuire a diffondere dati aperti sul mancinismo. Si tratta di una base dati strutturata che alimenta i grandi progetti internazionali di Wikimedia, come Wikipedia, Wikivoyage e diversi altri.

Wikidata sfrutta gli standard aperti per descrivere le entità di dati e le relazioni che questi dati hanno tra di loro.

Una importante relazione è «handeness», traducibile con manualità e prevede tre valori:

  • left-handed (mancino)
  • right-handed (destrorso)
  • ambidextrous (ambidestro)

La relazione «handeness» (manualità) a sua volta è relazionata a «humans» (umani). In questo modo è possibile descrivere «umani mancini».

Altre caratteristiche definiscono il gender della persona, se è ancora in vita, la nazionalità, l’occupazione (attore, tennista, calciatore) e altri dati importanti.

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La rete di relazioni tra i dati ci permette di definire quindi quali attori erano o sono mancini, quali calciatori, ecc…

Oggi dunque la Direzione del sito Mancinismo.info si impegna a collaborare nella redazione degli open data di Wikidata affinché tutte le informazioni che conosciamo sui mancini siano disponibili in modo aperto a tutta l’umanità.

Logo Wikidata

Wikidata è la base di riferimento per Wikipedia

Da anni contribuiamo a fornire le informazioni più attendibili alla pagina sul Mancinismo di Wikipedia e per ricambiare il favore da oggi contribuiamo direttamente alla composizione del database aperto Wikidata

Anche tu puoi contribuire immediatamente alla composizione del database aperto sui mancini, è sufficiente compilare il modulo «Segnala un mancino famoso» che trovi nelle pagine del nostro sito. Compilando il modulo potrai segnalarci mancini mancanti, sia nella nostra gallery, sia su wikipedia.

Per farsi un’idea di quanto siano potenti gli open data basta visionare la pagina «Tutti i mancini famosi nel mondo» che contiene più di 400 mancini sfruttando proprio la potenza di Wikidata.

La Direzione del sito Mancinismo.info è estremamente soddisfatta di questa scelta e ci auguriamo che anche i lettori abbiano volontà di contribuire a migliorare un bene a disposizione di tutti gratuitamente.

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Gatto mancino

Gatto mancino

Studi recenti hanno portato sotto i riflettori la connessione tra lateralità e asimmetria funzionale nel cervello animale. Molti studi sulla lateralità degli animali si sono concentrati in un libo di esperimenti forzati, totalmente l’opposto dei comportamenti spontanei.

Lo studio svolto da Louise J. McDowell, Deborah L. Wells e Peter G. Hepper presso la School of Psychology alla Queen’s University di Belfast ha esplorato per la prima volta l’espressione di comportamenti spontanei nei gatti domestici.

Utilizzando 44 gatti (in fila per tre col resto di uno? NdR) per registrare quale lato usassero per svolgere tre attività spontanee e quale zampa:

  • sdraiarsi su un fianco
  • scendere una rampa di scale
  • superare un ostacolo più in alto

I gatti hanno mostrato una significativa propensione laterale per il raggiungimento del cibo (73%), scendere le scale (70%), superare l’ostacolo (66%). Gli animali che preferivano una zampa piuttosto che l’altra, comunque, non si sono differenziati significativamente tra destra o sinistra.

Le preferenze per questo o quel lato erano significativamente correlate tra loro, per la maggiorparte misure, sia se fossero forzate che spontanee.

La forza nel movimento era correlata al tipo di attività. Gli animali hanno mostrato deboli differenze nello sdraiarsi sul fianco rispetto ad altre misurazioni.

Lo studio ha rilevato che il sesso del gatto incideva sulla lateralità, i maschi preferivano la zampa sinistra mentre le femmine preferivano la zampa destra.

I risultati hanno suggerito che forzare il raggiungimento del cibo è comunque una valida misura per valutare l’uso degli arti della specie felina.

Lo studio, intitolato Lateralization of spontaneous behaviours in the domestic cat, Felis silvestris è stato pubblicato sotto licenza Creative Commons, dunque è di libera consultazione.

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Michelangelo Buonarroti

Michelangelo Buonarroti

La manualità di Michelangelo Buonarroti rimane controversa.

Ma un recente studio scientifico spiega l’evoluzione dell’artista da mancino a destrimane.

Sembra abbastanza chiaro che i disegni a lui attribuiti siano eseguiti con la mano destra, contengono tratteggi di chiaro-scuro eseguiti verso il basso da destra verso sinistra.

In letteratura, però, si è spesso trascurato che Michelangelo fosse mancino. Nella sua autobiografia, Raffaello da Montelupo indica che Michelangelo era mancino.

Egli indica anche come Michelangelo si fosse allenato ad usare la mano destra fin dalla tenera età.

L’allievo indica anche che il suo maestro, Michelangelo, si limitava ad usare la mano sinistra esclusivamente per attività in serviva forza per scolpire e cesellare il marmo.

I segni nel crocifisso ligneo donato a Santo Spirito nel 1492 e due disegni autografi di Michelangelo, sono strumenti molto utili per analizzare l’evoluzione della sua manualità da sinistra verso destra, nel disegno, nella scrittura e nella pittura.

Si tratta di un disegno associato ad un sonetto del 1509 dedicato all’amico Giovanni da Pistoia.

Disegno di michelangelo

Disegno di michelangelo

 

E una auto caricatura nascosta in un altro nel disegno eseguito per Vittoria Colonna, del 1525.

Disegno di Michelangelo

Disegno di Michelangelo

 

Lo studio di Davide Lazzari, pubblicato su una rivista scientifica, è la fonte di questa informazione.

L’autore indica che l’evoluzione peggiorativa di una artrosi degenerativa alla mano sinistra, obbligò l’artista ad usare principalmente la mano destra per produrre le opere artistiche.

Sebbene fosse innaturale, spacciarsi per destrimani, era una attività molto diffusa per i mancini rinascimentali. Si trattava del solo modo per essere socialmente accettati.

La quantità di pregiudizi in quel periodo era impossibile da immaginare, come erano sconosciute le scoperte scientifiche.

La fonte del sapere era la chiesa, il clero affermava che la mano sinistra fosse quella del diavolo.

Immaginiamo quindi cosa potesse fare un artista che aveva proprio il clero come principale committente, per evitare di essere perseguitato come eretico.

Oggi fortunatamente le cose sono cambiate, la scienza ha svelato come il mancinismo sia una prerogativa socio culturale dell’individuo.

La neurologia ha indicato come l’uso del cervello sia diverso per svolgere attività creative rispetto ad attività razionali.

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Il bello di essere mancini è il titolo della trasmissione radiofonica odierna nel programma di intrattenimento intitolato Tutorial trasmesso oggi, lunedì 28 agosto 2017 sul canale 1 di RSI (Radio Svizzera Italiana).

Daniele Oldani, Alessandra Marchese e Mirko Bordoli hanno condotto due ore di trasmissione filanti e divertenti dedicate ai mancini ed il contesto sociale di oggi. Durante la trasmissione si sono susseguite interviste a vari personaggi che hanno permesso agli ascoltatori di avere una visione d’insieme su come la pensano i mancini oggi.

Interessante anche il confronto finale «ieri/oggi» con una trasmissione sul mancinismo già avvenuta sempre sulla stessa radio RSI agli inizi degli anni ’90.

Ospiti dei tre giornalisti c’eravamo anche noi: ha parlato Ella Marciello, di professione Copywriter e amministratrice del nostro gruppo Facebook (che ad oggi conta più di 7.500 iscritti) ha brevemente illustrato con chiarezza agli ascoltatori quel che succede di solito nel gruppo, ovvero descrivendo ai digiuni di tutto ciò quel che giornalmente si sussegue all’interno del gruppo.

Illuminante anche l’intervento del neurologo Alain Kaelin, direttore medico al Neurocentro della Svizzera Italiana. Con un delizioso accento e precisione svizzera ha descritto come siano ancora ignote le cause del mancinismo e come siano invece più legate alle esperienze di vita degli individui concludendo che non esiste un bianco/nero ma innumerevoli sfumature di mancino.

Gli autori hanno messo a disposizione la registrazione della trasmissione nella pagina dedicata alla puntata: Tutorial, Il bello di essere mancini su RSI.

Un grande grazie doveroso va rivolto agli autori della trasmissione radiofonica poiché fino ad oggi tutti gli organi di stampa si erano interessati dei mancini soltanto in occasione del «famigerato» 13 agosto, ricorrenza internazionale ma sfortunata in Italia per via della vicinanza col Ferragosto. Momento in cui, da almeno 9 anni, è proprio difficile radunare mancini 😉

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Un recente studio sullo sviluppo della lateralità nel feto contenuto nel grembo materno ha dimostrato che già dall’ottavo mese lo sviluppo neurale avviene in modo asimmetrico nei due emisferi del cervello.

Ciò potrebbe causare nella maggior parte delle nascite la preponderanza all’uso della parte destra del corpo poiché l’emisfero sinistro sarebbe quello che si sviluppa per primo.

Negli altri casi, la minor parte, potrebbe essere la causa della preponderanza all’uso della parte sinistra del corpo ma anche la predisposizione a schizofrenia.

La lateralità è una caratteristica fondamentale nell’organizzazione della mente umana, i disordini neuro psichiatrici come la schizofrenia a volte sono dovuti ad alterazioni della simmetria nel cervello.

Lo studio intitolato Left-right asymmetry of maturation rates in human embryonic neural development è stato pubblicato su una rivista di neuroscienze psichiatriche e terapeutiche: Biological Psychiatry edito da Elsevier inc.

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